venerdì 6 maggio 2011

Reportage Santagata de Goti (BN)

La cittadella storica si erge su una propaggine tufacea tra il Martorano e il Riello, due affluenti del fiume Isclero, che formano uno spettacolare incrocio di profondissimi valloni, in era geologica epicentro di un violentissimo sisma; l'intera città si sviluppa alle falde del monte Maineto (556 m), oltre il torrente Martorano.
La pianta della Città antica è a semicerchio e misura 1 km in lunghezza, con diametro diretto da sud a nord.

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Tutto il territorio comunale si distende alle falde del monte Taburno con un' escursione altimetrica di 1283 metri, con un minimo di 40 ed un massimo di 1323 metri: monte ricco di sorgenti ed infatti le fontane della Reggia di Caserta sono alimentate da acque estratte da questo territorio (sorgenti del Fizzo) e convogliate nell'acquedotto carolino, architettato da Luigi Vanvitelli, che attraversa per molta parte del suo percorso le colline prospicienti Sant'Agata.

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Fonte notizie Wikipedia

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