martedì 23 novembre 2010

23 novembre 1980: Per centinaia di migliaia di persone questa data ha segnato uno spartiacque nella loro vita.

Viene definito terremoto dell'Irpinia (o terremoto del 1980) il sisma che si verificò il 23 novembre 1980 e colpì la Campania centrale e la Basilicata. Caratterizzato da una magnitudo momento di 6,9, con epicentro tra i comuni di Teora, Castelnuovo di Conza, e Conza della Campania, causò circa 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti.

terremoto

Il terremoto colpì alle 19:34 di domenica 23 novembre 1980: una forte scossa di magnitudo 6,5 sulla scala Richter, della durata di circa 90 secondi con un ipocentro di circa 30 km di profondità colpì un'area che si estendeva dall'Irpinia al Vulture, posta a cavallo delle province di Avellino, Salerno e Potenza. Tra i comuni più duramente colpiti vi furono quelli di Sant'Angelo dei Lombardi, Lioni, Torella dei Lombardi, Conza della Campania, Teora, Laviano, Calabritto, Senerchia e altri paesi limitrofi. Gli effetti, tuttavia, si estesero ad una zona molto più vasta interessando praticamente tutta l'area centro meridionale della penisola: molte lesioni e crolli avvennero anche a Napoli interessando molti edifici fatiscenti o lesionati da tempo e vecchie abitazioni in tufo; a Poggioreale crollò un palazzo in via Stadera, probabilmente a causa di difetti di costruzione, causando 52 morti. Crolli e devastazioni avvennero anche in altre province campane e nel potentino, come a Balvano dove il crollo della chiesa di S. Maria Assunta causò la morte di 77 persone, di cui 66 bambini e adolescenti che stavano partecipando alla messa.

I resoconti dell'Ufficio del Commissario Straordinario hanno quantificato i danni al patrimonio edilizio. È risultato che dei 679 comuni che costituiscono le otto province interessate globalmente dal sisma (Avellino, Benevento, Caserta, Matera, Napoli, Potenza, Salerno e Foggia), 506 (il 74%) sono stati danneggiati.
Fonte: wikipedia

23 novembre 1980: Per centinaia di migliaia di persone questa data ha segnato uno spartiacque nella loro vita.

Viene definito terremoto dell'Irpinia (o terremoto del 1980) il sisma che si verificò il 23 novembre 1980 e colpì la Campania centrale e la Basilicata. Caratterizzato da una magnitudo momento di 6,9, con epicentro tra i comuni di Teora, Castelnuovo di Conza, e Conza della Campania, causò circa 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti.

terremoto

Il terremoto colpì alle 19:34 di domenica 23 novembre 1980: una forte scossa di magnitudo 6,5 sulla scala Richter, della durata di circa 90 secondi con un ipocentro di circa 30 km di profondità colpì un'area che si estendeva dall'Irpinia al Vulture, posta a cavallo delle province di Avellino, Salerno e Potenza. Tra i comuni più duramente colpiti vi furono quelli di Sant'Angelo dei Lombardi, Lioni, Torella dei Lombardi, Conza della Campania, Teora, Laviano, Calabritto, Senerchia e altri paesi limitrofi. Gli effetti, tuttavia, si estesero ad una zona molto più vasta interessando praticamente tutta l'area centro meridionale della penisola: molte lesioni e crolli avvennero anche a Napoli interessando molti edifici fatiscenti o lesionati da tempo e vecchie abitazioni in tufo; a Poggioreale crollò un palazzo in via Stadera, probabilmente a causa di difetti di costruzione, causando 52 morti. Crolli e devastazioni avvennero anche in altre province campane e nel potentino, come a Balvano dove il crollo della chiesa di S. Maria Assunta causò la morte di 77 persone, di cui 66 bambini e adolescenti che stavano partecipando alla messa.

I resoconti dell'Ufficio del Commissario Straordinario hanno quantificato i danni al patrimonio edilizio. È risultato che dei 679 comuni che costituiscono le otto province interessate globalmente dal sisma (Avellino, Benevento, Caserta, Matera, Napoli, Potenza, Salerno e Foggia), 506 (il 74%) sono stati danneggiati.
Fonte: wikipedia

domenica 21 novembre 2010

Fotografie... Pensieri e Parole

Ecco un piccolo progettino per condividere su facebook foto associate a delle piccole frasi...
pensieri_foto_parole

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XI Concorso Fotografico Nazionale "Città di Caiazzo" Associazione Fotografica "Elvira Puorto"

Nella sede della Pro-Loco di Caiazzo si è svolta la premiazione ed inaugurazione dell'XI Concorso fotografico "Città di Caiazzo", organizzato dall'Associazione Fotografica "Elvira Puorto. Sono intervenuti, tra gli altri, il Presidente dell'Associazione Prof. Diamante Marotta, il Sindaco di Caiazzo Geom. Stefano Giaquinto, l'Assessore alla Cultura Dr. Tommaso Sgueglia e l'Assessore alle Politiche Sociali Avv. Antonino Puorto . La giuria composta dai fotografi professionisti Siragusa e De Siato e dall'esperto dell'Associazione Federico Danise, con l'ausilio di Diamante Marotta, Rosano Orchitano, Giuseppe Puorto e Rossano Orchitano, dopo attento esame delle opere pervenute ha assegnato i premi come segue:

xi_caiazzo

Sezione B/N
Primo premio a Mancuso Antonino di Fornacette (PI) per l'opera "Barbara"
Secondo premio a Torterolo Manuela di Plodio (SV)
Terzo premio a Franceschini Daniele di Gavorrano (GR) per l'opera "Geometrie"

Sezione Colore
Primo premio a Cavaliere Marco di Bari per l'opera "Curve pericolose"
Secondo premio a Franceschini Daniele di Gavorrano (GR) per l'opera "Street colours"
Terzo premio a Vitale Pasquale di Frattamaggiore (NA) per l'opera "Appunti di viaggio"

Fonte notizia: Uif

XI Concorso Fotografico Nazionale "Città di Caiazzo" Associazione Fotografica "Elvira Puorto"

Nella sede della Pro-Loco di Caiazzo si è svolta la premiazione ed inaugurazione dell'XI Concorso fotografico "Città di Caiazzo", organizzato dall'Associazione Fotografica "Elvira Puorto. Sono intervenuti, tra gli altri, il Presidente dell'Associazione Prof. Diamante Marotta, il Sindaco di Caiazzo Geom. Stefano Giaquinto, l'Assessore alla Cultura Dr. Tommaso Sgueglia e l'Assessore alle Politiche Sociali Avv. Antonino Puorto . La giuria composta dai fotografi professionisti Siragusa e De Siato e dall'esperto dell'Associazione Federico Danise, con l'ausilio di Diamante Marotta, Rosano Orchitano, Giuseppe Puorto e Rossano Orchitano, dopo attento esame delle opere pervenute ha assegnato i premi come segue:

xi_caiazzo

Sezione B/N
Primo premio a Mancuso Antonino di Fornacette (PI) per l'opera "Barbara"
Secondo premio a Torterolo Manuela di Plodio (SV)
Terzo premio a Franceschini Daniele di Gavorrano (GR) per l'opera "Geometrie"

Sezione Colore
Primo premio a Cavaliere Marco di Bari per l'opera "Curve pericolose"
Secondo premio a Franceschini Daniele di Gavorrano (GR) per l'opera "Street colours"
Terzo premio a Vitale Pasquale di Frattamaggiore (NA) per l'opera "Appunti di viaggio"

Fonte notizia: Uif

domenica 7 novembre 2010

La Ballata del Re Capovolto

Al Teatro Toledo Liberamente ispirato all’ “Escuriale” di Michel De Ghelderode, adattamento e regia Antonio Iavazzo.

ballata_re_capovolto

Questo spettacolo è liberamente ispirato all’Escurial di Michel De Ghelderode.
Una parabola sul potere in cui si narra dello scontro fra un re della Spagna del cinquecento e il suo giullare per la conquista dell’amore della regina. E’ l’apoteosi e la celebrazione del “capovolgimento” , un grottesco e alchemico gioco al massacro nella visionaria eppure lucida deformazione del reale e dell’immaginario.

ballata_re_capovolto_2

Cani ululanti e campane che annunciano la morte, tra corpi deformi e putrefatti ma anche “bellissimi” nella loro nuda verità, regine evocate, spettri dell’inconscio e paure secolari, esorcismi, rituali, danze liberatrici. Nella tensione continua tra repulsione e terrore e inquieta attrazione verso la vita e l’amore, la morte e la donna. E’ un teatro totale che punta non solo alla ragione, ma anche e soprattutto ai sensi e alla visceralità dello spettatore, attraverso uno stile recitativo ed espressivo antinaturalistico e non intellettuale…Un teatro dell’eccesso, di fuochi, di istinti e di visioni…Un teatro del surreale e del grottesco che anticipa i temi di Jarry, Artaud, Beckett, Genet.…Enigmatico e magnetico…Un teatro dell’esagerazione…Eppure un teatro di Poesia sublime…in cui gli uomini – fantocci vengono sorpresi e folgorati nella loro “miserabile” povertà…

ballata_re_capovolto_3

Creature impaurite che oscillano tra la tentazione degli inferi e il desiderio immutabile dell’eterno e del divino.
Antonio Iavazzo Fonte:  Caserta24Ore



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La Ballata del Re Capovolto

Al Teatro Toledo Liberamente ispirato all’ “Escuriale” di Michel De Ghelderode, adattamento e regia Antonio Iavazzo.

ballata_re_capovolto

Questo spettacolo è liberamente ispirato all’Escurial di Michel De Ghelderode.
Una parabola sul potere in cui si narra dello scontro fra un re della Spagna del cinquecento e il suo giullare per la conquista dell’amore della regina. E’ l’apoteosi e la celebrazione del “capovolgimento” , un grottesco e alchemico gioco al massacro nella visionaria eppure lucida deformazione del reale e dell’immaginario.

ballata_re_capovolto_2

Cani ululanti e campane che annunciano la morte, tra corpi deformi e putrefatti ma anche “bellissimi” nella loro nuda verità, regine evocate, spettri dell’inconscio e paure secolari, esorcismi, rituali, danze liberatrici. Nella tensione continua tra repulsione e terrore e inquieta attrazione verso la vita e l’amore, la morte e la donna. E’ un teatro totale che punta non solo alla ragione, ma anche e soprattutto ai sensi e alla visceralità dello spettatore, attraverso uno stile recitativo ed espressivo antinaturalistico e non intellettuale…Un teatro dell’eccesso, di fuochi, di istinti e di visioni…Un teatro del surreale e del grottesco che anticipa i temi di Jarry, Artaud, Beckett, Genet.…Enigmatico e magnetico…Un teatro dell’esagerazione…Eppure un teatro di Poesia sublime…in cui gli uomini – fantocci vengono sorpresi e folgorati nella loro “miserabile” povertà…

ballata_re_capovolto_3

Creature impaurite che oscillano tra la tentazione degli inferi e il desiderio immutabile dell’eterno e del divino.
Antonio Iavazzo Fonte:  Caserta24Ore



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