COLAPESCE - CUNTO E LEGGENDA
Ideazione e Regia di Antonio Iavazzo
Questo spettacolo è ispirato alla “storia” di Colapesce, una leggenda risalente alla tradizione siciliana tradotta anche in altri lingue e dialetti.
La versione a cui mi sono riferito è quella napoletana, una versione, però, da me completamente adattata e trasformata: con trasfigurazione di ruoli, innesti vari, integrazioni: comari, allegorie, "en travesti", la “nenna - innamorata” di Cola, simboliche madri in lutto, madre – cantante, ecc.
Tutte le versioni, comunque, fanno di Colapesce un eroe che nasce e vive di semplicità. La sua figura, spesso contrapposta a quella di un re avido e meschino, è una metafora del senso del giusto, della misura, del bene, contrapposti alle pulsioni volgari e squallide di esistenze perdute nel “fango” del puro profitto e dello sfruttamento. Colapesce, illuminato dalla sua diversa condizione di uomo a metà tra la terra ed il mare, assume i connotati di una figura salvifica che si spinge per la vastità del Mare, simbolo di Vita e di Conoscenza.
Qui, questo mondo sospeso è stato tradotto in una versione antropologica e magica, densa di suggestioni e atmosfere barocche e misteriose. Su questo humus si innestano, anche attraverso canti, balli, soluzioni scenografiche e video installazioni, ideati e realizzati da Edoardo Di Sarno, di grande impatto percettivo ed emotivo.
Assolutamente da sottolineare è l'inserimento, nello spettacolo, del video “Guarracino”: stop motion film (interpretato tra l’altro da Lello Giulivo, Marcello Colasurdo e altri attori di spicco del panorama attoriale napoletano). Questo corto è stato finalista, nel 2005, ai David di Donatello ed ha vinto diversi premi in Italia e all’estero. La regia di questo video è di Michelangelo Fornaro, regista di talento napoletano ma trapiantato a Torino.
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